L’alluce valgo
L’alluce valgo è una tra le deformità del piede più comuni e consiste in una protuberanza ossea dolorosa che si sviluppa all’interno del piede dove si trova l’articolazione dell’alluce.
L’alluce valgo colpisce più comunemente le donne, in particolare quelle che indossano scarpe aderenti e tacchi alti e/o che presentano malattie sistemiche o deformità del piede. L’alluce, deviando verso l’interno, può arrivare a sovrapporsi al secondo e a volte anche al terzo dito. Questa patologia, oltre ad un evidente danno estetico, determina un danno funzionale legato alla difficoltà nel trovare calzature idonee che non risultino dolorose quando calzate.
Alluce valgo anatomia e fisiologia
L’alluce è il primo dito del piede e svolge un ruolo fondamentale nella stabilità della dinamica del passo:
- consente l’effettivo movimento (camminare, correre);
- fornisce un appoggio durante la fase di spinta da terra;
- insieme al mignolo aiuta a mantenere l’equilibrio del corpo.
Per capire cosa è e come curare un alluce valgo, è bene prima conoscere a grandi linee l’anatomia dell’alluce.
Ossa dell’alluce
Le ossa che formano le dita dei piedi sono chiamate falangi. Le falangi sono disposte in fila tra loro.
La prima falange di ciascun dito si articola con un osso posizionato subito prima, chiamato metatarsale. Ogni piede quindi presenta 5 ossa metatarsali (una per dito).
A differenza di tutte le altre dita del piede che sono costituite da 3 falangi, l’alluce ne ha due:
Falange distale: dove si sviluppa l’unghia.
Falange prossimale: che unisce la falange distale all’osso metatarsale.
Cause e fattori di rischio per l’alluce valgo
Le cause che possono portare alla formazione dell’alluce valgo sono molteplici e non ancora del tutto note.
La causa esatta dell’alluce valgo è sconosciuta, ma le possibili cause possono includere:
- Familiarità: se altri membri della famiglia hanno l’alluce valgo, il rischio di sviluppare la patologia aumenta.
- Artrite: i tipi di artrite che si pensa causino l’alluce valgo sono l’artrite reumatoide, la gotta e l’artrite psoriasica.
- Iperpronazione: condizione che determina lo sviluppo di un arco basso o un carico irregolare nel piede e nel tendine che rende instabile l’articolazione.
- Ipermobilità dell’alluce.
- Condizioni patologiche che colpiscono sia i nervi che i muscoli, come la poliomelite.
- Condizioni ambientali, come l’utilizzo di scarpe strette e con tacco.
- Sollecitazioni anomale.
- Obesità.
I sintomi dell’alluce valgo
I sintomi più comuni sono:
- Deviazione in adduzione dell’alluce, ossia deviazione dalla posizione fisiologica dell’alluce di almeno 20, verso le altre dita.
- Borsite sulla sporgenza ossea causata dalla deviazione dell’alluce.
- Deficit di mobilità: a causa del mal posizionamento dell’articolazione metatarso-falangea.
- Deficit funzionale nella dinamica del passo, ovvero difficoltà nella deambulazione.
- Deviazione in adduzione delle altre dita del piede, questo accade nei casi cronici, dove il resto del piede si adatta a questa alterazione.
- Dolore persistente o intermittente.
- Ispessimento della pelle alla base dell’alluce.
La diagnosi dell’alluce valgo
Nella maggior parte dei casi un medico può diagnosticare un alluce valgo semplicemente attraverso una valutazione clinica, poiché molti dei segni sono presenti esternamente.
Il medico prescriverà una radiografia se sospetta una lesione o una deformità.
La fisioterapia per l’ Alluce Valgo
La fisioterapia ha un ruolo chiave nella cura dell’alluce valgo.
Il fisioterapista agisce attivamente nella risoluzione dell’alluce valgo:
- CONSIGLIARE SCARPE E TUTORI: Il trattamento dell’alluce valgo inizia quasi sempre con l’adattamento delle calzature al piede. Il fisioterapista può consigliare le scarpe migliori per la condizione del paziente. Esistono anche numerosi dispositivi, come i distanziatori delle dita, speciali cuscinetti per alluce e i plantari a seconda dell’allineamento dell’arco plantare.
- CONSIGLIARE ATTIVITA’ SPORTIVE ALTERNATIVE: Quando l’alluce valgo è molto doloroso, le modifiche alle calzature e l’uso di tutori possono consentire di riprendere immediatamente la normale camminata, ma è comunque saggio ridurre le attività più intense per diverse settimane per consentire all’infiammazione e al dolore di diminuire. Il fisioterapista può consigliare, tuttavia, attività alternative che consentano di mantenere la forma cardiovascolare del paziente.
- MOBILITAZIONI ARTICOLAZIONI DELLA PUNTA DEL PIEDE: Queste mobilizzazioni di terapia manuale aiutano ad allungare delicatamente i tessuti e incoraggiano le articolazioni a muoversi nella loro normale gamma di movimento.
- MASSOTERAPIA DEI TESSUTI MOLLI INTORNO ALL’AREA INTERESSATA
- ESERCIZI: Il fisioterapista può prescrivere alcuni semplici esercizi di allungamento e rinforzo del piede per combattere la progressione della deformità.
- IASTM: consiste nell’utilizzo di accessori di diversa consistenza e materiale (solitamente sono in acciaio) per coadiuvare il lavoro manuale mio-fasciale del fisioterapista nel trattare dei punti con maggiore densità delle strutture.
Fonte: Fisioterapiaitalia