In questo video parleremo di un argomento un po’ tabù: il rapporto che c’è tra il sesso e il mal di schiena. Ogni mal di schiena è un mal di schiena specifico, la natura e le cause potrebbero essere diverse, per questo sarebbe sempre importante valutarlo con un serio professionista che ha il titolo e le competenze specifiche.
Statisticamente una percentuale compresa tra il 34% e l’84% delle persone che soffre il mal di schiena interrompe quella che è l’attività sessuale con il proprio partner. L’attività sessuale è un aspetto fondamentale per indicare la qualità della vita di una persona, tanto è vero che esistono degli indicatori che valutano la qualità di vita della persona e quanto questa vada verso una disabilità o verso una normalità. Per questo è fondamentale affrontare il problema e cercare di risolverlo nella maniera corretta.
Cosa succede durante il rapporto sessuale
Per affrontare l’argomento ci affidiamo al massimo esperto mondiale di schiena a livello di biomeccanica Prof. Stuart McGill con oltre 30 anni di pratica clinica e più di 230 pubblicazioni scientifiche riconosciute in tutto il mondo.
Nel 2014 effettuò degli studi per analizzare e descrivere quello che era il movimento del tratto lombare e non solo durante l’attività sessuale.
Lo scopo era studiare la modalità con cui si muove la colonna vertebrale e come possa far scaturire un mal di schiena durante l’attività sessuale.
Durante lo studio sono state osservate 5 posizioni standard e sono state analizzate 10 coppie durante la loro pratica sessuale attraverso delle camere in 3D. Il posizionamento sul loro corpo dei marker ha permesso di osservare come si comportava a livello di movimenti, la colonna vertebrale.
E’ emerso che la maggior parte dei movimenti avviene sul nostro piano laterale, movimenti di flesso estensione a carico del tratto lombare della colonna vertebrale, che potrebbero portare all’irritazione di tutta una serie di strutture (logorio delle vertebre e compressione delle terminazioni nervose, irritazioni delle faccette articolari e delle capsule articolari nelle singole vertebre).
In base al mal di schiena e all’intolleranza al movimento Prof. Stuart McGill stabilisce, con il suo studio che le posizioni da evitare se siete intolleranti al movimento in estensione sono la variante in quadrupedia1 mQuad1 e la posizione del missionario appoggiati sulle mani Mmiss1, mentre quelle in flessione sono il decubito-laterale MSIDE e il missionario classico MISS2.
Prof. Stuart McGill giunse alla conclusione che se attraverso la nostra muscolatura riuscissimo a limitare il movimento del tratto lombare limiteremo tutta una serie di fattori irritativi di questo tratto e se riuscissimo ad attivare maggiormente i glutei nel movimento delle anche, riusciremo sicuramente a ridurre il numero di fattori che possono provocare il mal di schiena.
Quali esercizi praticare
E’ importante eseguire gli esercizi per ridurre le sollecitazioni al tratto lombare e rinforzare la muscolatura. Ricordarsi sempre che se gli esercizi provocano dolore, bisogna interromperli e rivolgersi ad uno specialista. Gli esercizi proposti come da video sono tre:
Esercizio 1 BIRD DOG, serve a generare una stabilità del tratto lombare interessando tutta la parete addominale, non solo la parte che sta davanti all’addome, ma la parete addominale anteriore, le componenti laterali (quali gli addominali obbliqui) e i componenti laterali che servono per mantenere la curva lombare nella sua posizione fisiologica.
Esercizio 2 GLUTE BRIDGE, l’esercizio parte da terra e poi viene portato in progressione in piedi, serve per l’attivazione e il controllo della muscolatura dei glutei, generando un movimento delle articolazioni dell’anca e stabilizzare il tratto lombare.
Esercizio 3 HIP HINGE serve per l’attivazione e il controllo dell’estensione dell’anca in stazione eretta. Per l’esercizio possiamo utilizzare una benda elastica, l’attenzione è puntata sulla stabilità lombare e sull’attivazione della muscolatura dei glutei.
Conclusioni
Migliore è la tecnica di movimento e minori saranno le sollecitazioni a carico delle strutture interessate quindi avremo meno possibilità di danneggiare quelle che sono tutte le strutture della colonna vertebrale.
Una volta chiarite quali sono le cause del nostro mal di schiena e una volta che ci siamo affidati ad uno specialista, possiamo stabilire ora quello che può essere il percorso riabilitativo per il nostro mal di schiena e riprendere a vivere normalmente l’attività sessuale con il nostro partner.